Archivio | giugno, 2012

green movie film fest

27 Giu

L’ambiente incontra il cinema e propone il valore aggiunto della sostenibilità. Nasce Green Movie Film Fest, rassegna cinematografica con la direzione artistica di Marino Midena e promossa da Pentapolis, per sensibilizzare il pubblico ai temi ambientali e per coinvolgere la filiera produttiva cinematografica in pratiche “eco”. Programma Mercoledì 4 luglio h 20.00 – Presentazione del Green Movie Film Fest h 21.30 – Fireworks, regia di Giacomo Abbruzzese (IT, 21’) – If a tree falls, regia di Marshall Curry (USA, 85’) Giovedì 5 luglio h 21.30 – The Well, Water Voices from Ethiopia, regia di Paolo Barberi e Riccardo Russo (IT, 53’) – Scorie in libertà, regia di Gianfranco Pannone (IT, 73’) Venerdì 6 luglio h 21.30 – Thalassa, regia di Gianluca Agati (IT, 29’) – I morti di Alos, regia di Daniele Atzeni (IT, 31’) – La misura del confine, regia di Andrea Papini (IT, 79’) Madrina del Festival Valentina Carnelutti, attrice – regista *Tutte le proiezioni sono gratuite fino ad esaurimento posti

Margrethe II di Danimarca a Palazzo Massimo

15 Giu

So che la pressione per fare un certo tipo di mostre può essere parecchio forte, o che magari uno sia talmente entusiasta nel potere accogliere un’esposizione di un certo calibro nel proprio museo (che, pur essendo meraviglioso e pieno di reperti d’assoluta importanza, non è un museo di richiamo, quindi non raccoglie le masse di pubblico che solitamente visitano altri musei ), ma da lì a mettere in piedi la mostra Regni immaginari (sottotitolato da me: il caos regnante) ce ne corre…

Partiamo dall’inizio. Il Palazzo Massimo, museo archeologico romano che vanta la presenza di pezzi di assoluta bellezza e pregio, ha anche la capacità di accogliere al suo interno delle mostre temporanee, la maggior parte di esse molto interessanti e ben montate, però questa volta credo che la cosa sia sfuggita di mano. La regina Margrethe II di Danimarca si è data all’arte senza che nessuno le spiegasse quel che significa fare arte, quindi come una casalinga disperata, si è messa ad impiastricciare su delle superfici bianche (la mancanza di rispetto per il bianco è una cosa che non posso sopportare! ) senza che nessuno la fermasse o le desse un minimo di nozioni di composizione ed armonia.

Questi 43 “deliziosi” lavori in una cornice di marmi e affreschi romani risulta stonato, però, che possiamo farci, sua maestà li ha già “partoriti” e non solo sono esposti, fanno anche parte della scenografia di un film su una favola di Hans Christian Andersen.

So che Carlo d’ Inghilterra è un mediocre pittore di acquerelli, e anche lui ha fatto delle mostre (anche noi abbiamo il nostro principino saltimbanco), ma in spazi più consoni.

Un’ ultima cosa, vale la pena visitare  Il Palazzo Massimo anche più volte, per godere a pieno delle sue meraviglie: il Boxer, la grande ricchezza degli affreschi, e mille altre cose che sono un vero e proprio Balsamo per l’anima, e per riconciliarti con il genere umano. Ma queste “cosettine” che tolgono spazio a mostre di vero interesse e qualità… lasciamole al Palazzo delle Esposizioni, dove più di una volta abbiamo assistito a sciocche mostre senza testa né coda. 

Meet in town… anche se un po’ al buio

12 Giu

Sono stato presso Auditorium, Parco della Musica per essere al Meet in town (MIT).

Credo siano stati i € 30,00 peggio spessi nella mia vita, tutto quello che promettevano i giornali e la programmazione stessa si è rivelato un disastro, una truffa.

I concerti all’ aperto, solitamente seguiti da folle di cittadini romani, stavolta hanno presentato artisti di scarsa qualità, venuti nella capitale solo per accaparrarsi un po’ di soldi e per fare una vacanza nella città eterna… come si fa ad essere cosi avari da non voler sprecare neanche un poco della propria energia per coinvolgere il pubblico?

Certo, l’organizzazione era quella del festival di San Remo in versione povera… alcuni cantanti vecchi mischiati con altri meno vecchi o quasi “emergenti”. Tutto questo in una cornice di scenografie ed illuminazione indecente, per non parlare del livello tecnologico pari a quello di una sagra di paese. L’unico a salvarsi è stato Squarepusher che si è presentato in modo adeguato (peccato che l’aria aperta non sia un ambiente adatto alle sue performance).

Vorrei capire quale era lo scopo dell’ organizzazione, se il loro intento era di promuovere  questi artisti in Italia, vi assicuro che è stato un vero disastro.

All’ interno delle sale c’erano altri concerti, altrettanto imbarazzanti, il pubblico seduto nelle rosse poltrone mentre quei “poveracci” tentavano di fare il loro mestiere… che dire, ho il dente molto avvelenato e mi chiedo: “E’ possibile vedere un festival a Roma, con musicisti della scena internazionale, in un ambiente naturale dove sentire, capire e godere della loro arte, magari bevendo una birra (che hai comprato senza fare una fila di un’ ora)  e muovendosi a ritmo di musica ? “

Un blog molto interessante….

7 Giu

Se siete curiosi andate a vedere questo asciuttissimo e molto parco blog:

CANDIES FROM A STRANGER

(http://candiesfromastranger.tumblr.com/post/24398853531/il-mio-specchio-non-mi-persuadera-chio-son)

Troverete dei pezzi di letteratura, delle chicche e assaggi che vi metteranno in motto la giornata…

Attività del Ufficio Culturale d’Egitto…

2 Giu

Qrcode…

1 Giu

Clicca questo Qrcode e vedrai dove ti porta… puoi anche leggerlo con il tuo Iphone