Tutto il meglio in questo 2014 che arriva, sono i auguri di Zibaldone di cose
Mostra: RAMBLING OBJECT gioielli & foto
18 GiuVi aspettiamo nel laboratorio “Zibaldone di cose” (www.zibaldone.eu) per l’inaugurazione della mostra di gioielli & foto “RAMBLING OBJECT” degli artisti Teresa Mancini e Antonio Picardi questo Giovedì 20 Giugno dalle 18,00.
“Zibaldone di cose” è nel quartiere San Lorenzo, in Via dei Marsi 1-3, angolo con Via di porta Labicana. di fronte alle mura.
Attraverso la nuova collezione, orecchini e collane in argento, Antonio Picardi, Testimonial per il portale Giovani Stilisti – www.giovanistilisti.it, luogo di incontro dedicato a chi desidera entrare nel mondo della creatività, inaugura con Teresa Mancini presso Zibaldone laboratorio d’arte a Roma, la mostra Rambling Object – gioielli&foto, la prima di una serie di appuntamenti dedicati ai nuovi nomi della moda e del design.
Antonio Picardi: “La madreperla, il corallo e l’argento sono materiali della tradizione artigianale del territorio in cui opero, ma che recupero in una lettura contemporanea. Traccio segni minimi, quasi precari. Di/segni da indossare, oggetti che dialogano con il corpo perché ispirati a forme organiche ripensate in forma di gioiello.” Picardi si muove con agilità tra i territori dell’arte e della grafica, campo quest’ultimo nel quale l’artista è professionalmente impegnato. Non è da trascurare del resto nella sua esperienza creativa la quotidiana consulenza per l’immagine, dal momento che emerge, con piena consapevolezza, nei suoi lavori, non solo l’attitudine al rigore compositivo, quanto all’uso del segno-disegno che lo conduce al raggiungimento della forma. Forme che l’artista lascia levitare ora sulla superficie della carta, ora su altri supporti, come in questo caso l’argento. Forme dettate da un’elaborazione che risponde alla necessità di raccontare o, ancor meglio, di costruire un processo narrativo il cui confronto stringente è con la natura.
Alla ricerca di Antonio Picardi, in questa mostra si associa lo sguardo fotografico di Teresa Mancini, che attraverso immagini oniriche, in equilibrio tra tenue colore e bianco e nero, sottolinea la purezza e l’essenza del segno dei gioielli di Picardi. La scelta di un ambiente pervaso di luce e di luoghi d’ombra leggeri, di inquadrature azzardate dove la presenza umana, apparentemente sfuggente o al contrario assai presente, altro non è che l’escamotage per catturare l’attenzione dello spettatore e ricondurlo con lo sguardo sul gioiello. Il risultato è un gioco seduttivo di sguardi e presenze, di oggetti indossati e di immedesimazione vissuta.
ANTONIO PICARDI
Antonio Picardi nato a Napoli nel 1952, dove vive e lavora, è docente di Discipline Pittoriche presso gli Istituti superiori di Istruzione Artistica. Si occupa di grafic design e didattica dell’arte contemporanea. È consulente per la grafica e la pubblicità per le gallerie Annarumma, Umberto di Marino, Dino Morra di Napoli e Studio Arte Fuori Centro di Roma. È tra i fondatori del codice EAN, associazione per l’arte contemporanea, Napoli. Il suo lavoro ruota intorno al rapporto arte e grafica, arte e design. Molte le sue esposizioni sul territorio nazionale nelle quali si propone con soluzioni che incrociano il sottile filo che lega tra loro le differenti discipline, giungendo a sperimentazioni che assumono, di volta in volta, la forma oggettuale di libri d’artista, gioielli, piccoli oggetti luminosi o grandi pagine disegnate. Attualmente è impegnato nel completamento di un lavoro per la MetroNapoli- Napoli nord, stazione di Melito.
e-mail: antoniopicardi@virgilio.it
TERESA MANCINI
Teresa Mancini, fotografa professionista iscritta all’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti Tau Visual, diplomata sia allo IED dipartimento di Fotografia sia presso l’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione Rossellini. Dal 1998 regolarmente iscritta a ruolo, si occupa anche di attività commerciale. Nel 2001 è cofondatrice dell’Agenzia di Comunicazione Bycam Srl, nella quale porta le sue competenze in campo fotografico e commerciale; da qui prende vita il progetto Giovani Stilisti, Portale dedicato ai designer emergenti.
Mostra di pittura e fotografia “Percorsi”
21 GenItalo Calvino scriveva che “ memoria ed oblio sono due entità complementari”, e in effetti se guardiamo le opere scelte per questa mostra, viene da dire che ognuna fa appello alla memoria familiare e allo stesso tempo “al pozzo di oblio “da cui le immagini emergono come spogliate d’ogni determinazione. Seppure tra loro differenti, le storie di queste artiste si incrociano e si sovrappongono, indicando una moltitudine di mondi dove regna la passione conoscitiva per le cose e il gusto divagante per il tempo illimitato. La storia dell’arte è ricca di immagini fotografiche memorabili, ma quelle realizzate da Cristina Armeni confermano il fatto che la scelta di un particolare figurativo o di un taglio compositivo, oltre a testimoniare caratteristiche fisiche o percettive, possono dare il senso di una compiutezza di un vissuto, di accadimenti e di attese, fino a comprendere orizzonti infiniti. E così per le composizioni di Elisabetta Pizzichetti, la quale nel suo garbuglio di tecniche, dall’olio al collage, dal sapone modellato all’oggetto ritrovato, suggerisce una visione del mondo come “sistema di sistemi “ inestricabile e vario. Tanto è controllata e animata l’opera della prima artista, concepita nel rispetto di un’ esigenza primaria, quella di disperdersi nell’infinitamente vasto della realtà per poi ritornare ad un spazio mentale razionale e nella vertigine travolgente del dettaglio, quanto invece, disordinata e misurata quella della seconda, la quale sembra aver scelto come punto di partenza un enunciato mirato, forse un sogno o un’ ossessione, che approda ad una figurazione oscillante tra l’inverosimile e l’antica mitografia. Tutto questo per entrambe, inseguendo un gioco che fa dell’esercizio della tecnica un processo serrato e conosciuto, dove ogni segno diventa specchio di un modo di essere e sentire.
Rosanna Ruscio