Tag Archives: Pittura figurativa

Mostra di Pittura “Limite Persistente” di Miguel Angel Giglio

12 Ott

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Il mondo di Miguel Angel Giglio è un mondo di piccoli oggetti. Meglio ancora, di residui di oggetti, che sono stati dimenticati, spiegazzati, logorati dalla vita. È un mondo di materia post-umana, che ha smarrito la propria identità e funzione.

Il compito che il pittore si è dato è quello di osservare, comprendere, compatire.

È un compito etico e taumaturgico.

Egli sente la fatica dell’esistere, la frustrazione della marginalità, e a questa materia sofferente dedica inesauribile attenzione e cura paziente: sguardo dopo sguardo, pennellata dopo pennellata, la mano, guidata dal senso dell’animo, tenacemente dà a questi brandelli – tessuti spiegazzati, fili, reti, vecchi chiodi – un corpo incorruttibile, i cui riflessi risplendono nel buio. Così dall’ombra della storia nasce la dignità.

Franco D’intino

Mostra di pittura di Francesca Caracciolo “Il mare era un pessimo punto d’appoggio”

22 Ott

impermeabile rosso

Vi aspettiamo nel laboratorio “Zibaldone di cose” (www.zibaldone.eu) per l’inaugurazione della mostra di pittura “Il mare era un pessimo punto d’appoggiodell’artista Francesca Caracciolo questo Venerdì 25 Ottobre dalle 18,00.

 

“Zibaldone di cose” è nel quartiere San Lorenzo, in Via dei Marsi 1-3, angolo con Via di porta Labicana. di fronte alle mura.

 

Miguel Angel Giglio Bravo

impermeabile giallo

Francesca Caracciolo, napoletana classe ‘74, utilizza la pittura per visualizzare l’invisibile, per cristallizzare emozioni la cui sfuggevolezza rimane invischiata nel ductus del pennello come le sensazioni nei meandri della memoria. Il senso dell’evidenza iconografica non trova risposta nella mera figurazione, ma nell’evanescenza dei ricordi. Pur utilizzando la fotografia come mezzo attraverso il quale focalizzare l’immagine, il risultato finale non è di semplice naturalismo grazie al bilanciamento tra realtà oggettiva e visione personale.

 

Siluette dai contorni sfumati si rincorrono o si stagliano su scenari atemporali, sospesi,  in cui i dettagli spaziali perdono le coordinate a favore di un’atmosfera rarefatta, a tratti malinconica. Il transfer psicologico dell’artista nei confronti di un periodo di inconscia purezza quale l’infanzia sfocia nella scelta di soggetti come i bambini, dei quali rappresenta il piccolo mondo di scoperte quotidiane, di meravigliosa ingenuità e fiducia, di conoscenza del mondo e dell’altro attraverso il gioco,  nel vano tentativo di penetrare i segreti della impermanenza della vita.

 

Tecnicamente la corposità dell’olio, e la pensante tradizione del linguaggio pittorico in genere, non impediscono all’artista di cimentarsi in un “gioco” dinamico con l’opera che si riflette nell’ effetto materico, tattile, delle superfici in cui il graffio tradisce l’istinto, e la biografia si insinua nel soggetto.

 

La relazione tra realtà e illusione, tra visibile e invisibile, tra attrazione e repulsione dei dipinti di Francesca Caracciolo ci conduce nei meandri del dibattito sulla pittura. E’questo un medium olfattivo ed essenzialmente retinico (M.Duchamp) o piuttosto “cosa mentale” (Leonardo Da Vinci)?

 

Nel caso della giovane pittrice forse entrambe.

 

 

 

 

 

Adriana Rispoli

 

 

Mostra di pittura “Statisticamente improbabile” dell’artista Darragh Henegan

6 Apr

Nelle tele di DH non potremo cercare parole

a meno che parole non si considerino i silenzi e il sospetto

le risposte rubate all’inconscio

o il gesto nascosto che indica la via d’uscita – o di entrata – dal labirinto.

Né pretenderemo che accolgano cose o figure

se non percependone ad occhi bendati l’esistenza astratta e amniotica.

DH dipinge l’angolo in cui avevo dimenticato di frugare, la piega dell’abito in cui mai ci è venuto in mente di guardare, la pelle senza prospettiva, i profili lucidi di emozioni fredde, il respiro tiepido di piccole creature, i soffi d’aria che da spiragli sul vuoto, sul dentro, sul fuori, ci fanno voltare ammaliati…

 

Maurizio Costanza

Roma, marzo 2013CartolinaDH.indd